La tecnologia dei microarray tissutali (TMA, Tissue Microarray) permette una rapida visualizzazione contemporanea di bersagli molecolari di DNA, RNA o proteine in migliaia di campioni tissutali contemporaneamente. Questa tecnica facilita una rapida trasposizione delle scoperte molecolari in applicazioni cliniche, rivelando la localizzazione cellulare, la prevalenza e la significatività clinica dei geni candidati. I TMA sono ideali per la diagnostica basata sulla genomica e la scoperta di bersagli farmacologici.
La possibilità di studiare campioni di tessuto d’archivio offre un importante vantaggio, poiché tali campioni non sono generalmente utilizzabili in indagini genomiche e proteomiche HTS. La costruzione dei TMA può essere automatizzata, aumentando ulteriormente la produttività. Inoltre, l’analisi degli spot dei TMA può essere effettuata con tecniche di Visual Imaging. Multiplexing e Intelligenza Artificiale, aumentando il numero di campioni analizzati (HTS) e l'accuratezza dei risultati.
La maggior parte delle applicazioni della tecnologia TMA proviene dal campo della ricerca oncologica. Con i TMA è possibile analizzare la frequenza delle alterazioni molecolari in estese masse tumorali, esplorare la progressione del tumore, identificare i fattori predittivi o prognostici e validare geni di recente scoperta come bersagli diagnostici e terapeutici.
Galileo Hub è il risultato di un progetto finanziato dall’Unione Europea, DIGI-B-CUBE, grazie al quale Integrated Systems Engineering e Ubotica (Irlanda) hanno sviluppato il Galileo Hub che abbina l’Intelligenza Artificiale (per l’analisi del vetrino istologico) all’automazione spinta per la produzione automatica di microarray tissutali”, con l’obiettivo di migliorare l’attuale tecnologia e introdurre l’applicazione del TMA nel settore diagnostico.