Big Data
Nell’ultimo mese sono stati pubblicati numerosi articoli scientifici riguardanti il virus SARS-CoV-2 da parte dei principali centri di ricerca mondiali. Inoltre, i cosiddetti Big Data potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nel contenimento dell’epidemia come sta succedendo in Corea del Sud dove si tracciano i movimenti degli individui con un'app. Così facendo si possono ricostruire movimenti, interazioni, individuare cluster e, tramite l’intelligenza artificiale, individuare le zone di contagio più probabili ed ottimizzare i controlli delle forze dell’ordine. Questa tematica apre sicuramente un dibattito etico-morale in termini di privacy. Pertanto un’attenta valutazione spetta a chi scientificamente, politicamente e giuridicamente sta gestendo l’emergenza.
Data scientist, sociologi, epidemiologi e medici
Su questo punto può essere utile un po’ di chiarezza. Prima di tutto dobbiamo distinguere fra diversi approcci di analisi. I modelli costruiti con funzioni esponenziali e logistiche hanno l’obiettivo di descrivere e monitorare quanto successo in passato e individuare cambiamenti non previsti. Questi non hanno valenza predittiva a lungo termine. Al contrario, esistono approcci più complessi con i quali ci si prefigge di studiare l’intera dinamica del sistema e stimare i diversi picchi epidemiologici, la durata temporale, il periodo di incubazione, e molte altre informazioni.
Un contributo preventivo
Il primo importante contributo, quindi, è preventivo ed entra in azione ancor prima che si parli di “paziente”, attraverso un regolare monitoraggio di diversi parametri legati allo stile di vita che può portare ad intraprendere azioni correttive ben prima che si manifestino problemi concreti. Si pensi al monitoraggio del battito cardiaco durante l’attività fisica e la possibile individuazione di eventuali irregolarità o aritmie, o all’analisi del sonno e dei cicli sonno-veglia, al tracking del peso, della glicemia e via dicendo.
Una rivoluzione nell'healthcare
Questi numeri mostrano come già da tempo sia in atto una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’healthcare, resa possibile in prima istanza dalla disponibilità di dati (non solo recenti ma anche storici), ed in seconda istanza dalla possibilità di analisi ed applicazione di tecniche di Machine Learning e Intelligenza Artificiale.