I ricercatori suggeriscono la possibilità di prendere di mira, o imitare, le armi utilizzate dai batteri per sconfiggerli prima che causino danni irreparabili ai polmoni dei pazienti.
Gli scienziati si domandano da tempo come mai i batteri Burkholderia non provochino infezione in neonati e bambini piccoli. Dagli esperimenti progettati e condotti da Andrew Perault, primo autore del nuovo studio, i batteri Pseudomonas isolati in neonati e bambini piccoli usano il proprio T6SS come un arpione per sparare tossine e uccidere i batteri concorrenti, tra cui i Burkholderia. Nonostante anche i batteri Burkholderia producano T6SS, non risultano efficaci nella competizione con gli esemplari di Pseudomonas prelevati da giovani pazienti affetti da fibrosi cistica