I prodotti di un'economia circolare potrebbero essere pensati fin dal principio per non essere buttati via, ma riutilizzati più e più volte, in ogni loro componente, divenendo così sostenibili.
La pandemia da Covid-19 ha provocato un'interruzione drastica delle catene di approvvigionamento globali, scosso il mercato finanziario e portato ad un disastro economico internazionale. A livello sociale e personale, la popolazione mondiale è messa a dura prova da lockdown, lutto e crollo delle sicurezze economiche.
Ecco i cambiamenti nel comportamento e negli atteggiamenti che potrebbero avere influenze positive sulla salute umana e sul pianeta.
- Miglioramento della qualità dell'aria: l'aria più pulita rilevata durante il lockdown avrebbe portato ad un calo nel numero di decessi da inquinamento.
- La riduzione del rumore ambientale e della congestione del traffico ha portato ad un aumento del numero di persone che si esercitano all'aperto per godersi l'atmosfera.
- La riduzione degli spostamenti per turismo ha portato ad un minore sfruttamento delle spiagge, con conseguente aumento della pulizia.
- La riduzione nei consumi globali di energia primaria ha portato ad un abbattimento record delle emissioni. L'umanità ha consumato l'8% in meno del carbone, il 60% in meno di petrolio e il 20% in meno di elettricità rispetto al primo trimestre del 2019.
- La crisi ha messo in evidenza la necessità di diversificare e rendere circolari le catene di approvvigionamento, oltre a dimostrare il potere della politica pubblica per affrontare le crisi socioeconomiche urgenti.