La Lombardia è caratterizzata da forti competenze e vivacità, inserita nei principali circuiti internazionali economici e finanziari, con Istituzioni attente, capaci di dialogare e consapevoli del ruolo di ‘locomotiva’ del Paese. E' il contesto ideale per OpenZone, perché unendo scienza e impresa riusciamo a trasformare i risultati della ricerca in progetti e opportunità concrete per i pazienti. Continuiamo a investire nel campus per raggiungere la dimensione ideale per attrarre le migliori competenze e i fondi più esperti e con track record significativi. Pensiamo così di dare un contributo importante allo sviluppo delle Scienze della Vita, valorizzando la nostra ricerca di qualità.
Ricerca che crea valore e capitali per crescere
È stata sottolineata la consapevolezza di un valore ancora inespresso, di un gap da colmare tra eccellenza scientifica e creazione di valore, e di un ritardo sul fronte dei capitali. Se si riuscissero a sbloccare le potenzialità della ricerca scientifica dell’Italia in questo settore, le opportunità sarebbero enormi. Questi temi sono stati affrontati e approfonditi grazie al contributo di autorevoli esperti di primari centri di ricerca (IEO, Ospedale San Raffaele, insieme al futuro Human Technopole) e di istituzioni come la Federazione Bancaria Europea e la BEI – Banca Europea degli investimenti: Ricerca che crea valore – non solo derivante dalla ricerca scientifica di eccellenza, ma anche dalla trasformazione dei risultati di tale ricerca in progetti che possano poi diventare startup e imprese innovative. Capitali per crescere – risorse finanziarie per sostenere startup e piccole imprese innovative, consapevoli che per sviluppare innovazione, soprattutto nel settore delle Scienze della Vita, queste sono fondamentali.
In Italia si fa un’ottima ricerca e i dati confermano una buona produzione scientifica di base. Purtroppo, però, le imprese del nostro territorio, che pure rappresentano un comparto di indiscussa eccellenza, stentano a fare il salto e restano di dimensioni troppo piccole. Questo si verifica anche a causa di ritardi strutturali e di investimenti ridotti, soprattutto se ci paragoniamo con gli altri Paesi. Questa situazione rischia di farci perdere il passo in termini di competitività in un settore come quello delle Scienze della Vita, e delle biotecnologie in particolare, che è cardine per lo sviluppo economico.
Sono tante le eccellenze italiane, ma anche i gap da colmare
La fotografia attuale ci parla di un ecosistema italiano delle Life Science in costante crescita: nel biotech si rileva un aumento del fatturato del 16% negli ultimi tre anni, quasi due volte e mezza la crescita rilevata nel settore manifatturiero (7%). Nel farmaceutico l’Italia ha visto aggiudicarsi nel 2017 il primo posto in Europa per valore della produzione e un investimento in R&S pari a 1,5 miliardi di Euro, con una crescita del 22% negli ultimi 5 anni. Il nostro Paese si dimostra essere estremamente competitivo anche sul lato scientifico (al primo posto per numero di pubblicazioni in ambito oncologico) e su quello occupazionale (13.000 addetti nel biotech, 65.400 nel pharma e 76.000 nel biomedicale). Tuttavia, nonostante le eccellenze presenti, ci sono alcune aree di miglioramento che afferiscono a politiche di sviluppo a lungo termine e capacità di attrarre capitali sia pubblici che privati.
Nelle biotecnologie, e in generale nelle Scienze della Vita, esiste un continuum che parte dal bancone del laboratorio e arriva al letto del paziente. È un percorso fatto di ricerca, sviluppo, produzione e accesso al mercato che al momento è ostacolato da un’eccessiva frammentazione. Oltre a una governance efficace e centralizzata che comprenda l’importanza del Trasferimento Tecnologico, serve una strategia nazionale di lungo periodo che conduca anche a una migliore capacità di attrarre capitali. Una primo passo potrebbe essere l’istituzione di un One Stop Shop, cioè uno sportello unico, un punto di riferimento per chiunque voglia investire nel nostro Paese.
L'agenda dell'evento
Saluto di benvenuto
Elena Zambon, Fondatrice OpenZone e Presidente Zambon
Le sfide davanti a noi
Riccardo Palmisano, Presidente Assobiotec, Vicepresidente Cluster
Lombardo Scienze della Vita e CEO MolMed
Ricerca che crea valore
Chairman: Andrea Alunni, Leading expert in Innovation Finance and Tech Transfer
Pier Giuseppe Pelicci, Director, Research Area and Chairman, Department of Experimental Oncology at IEO-European Institute of Oncology; Full Professor, University of Milan
Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano
Marco Simoni, Presidente Fondazione Human Technopole
Capitali per sostenere startup e piccole imprese innovative
Chairman: Federica Draghi, Direttore Genextra
Luca Benatti, Presidente Italian Angels for Biotech (IAB) e CEO EryDel
Stefano Marzario, Senior Investment Officer di European Investment Bank
Jean Pierre Mustier, Presidente Federazione Bancaria Europea e CEO UniCredit
Scienze della Vita: l'hub che farà crescere l'Italia
Sergio Dompé, Vicepresidente di Assolombarda con delega alle Scienze della Vita, Presidente e Amministratore Delegato Dompé