L’accesso all’assistenza sanitaria virtuale rende più rapido, tempestivo e conveniente la fornitura di servizi sanitari in località remote.
Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) hanno, infatti, raggiunto un grado di maturità tale da poter oggi prevedere l’allestimento di un ospedale virtuale presso il domicilio del paziente, ottenendo teleconsulto e diagnosi in tempo reale grazie alla trasmissione di dati clinici e contenuti medici multimediali anche a grandi distanze.
Non è un caso che la pratica si sia diffusa rapidamente e rivelata fondamentale nel corso di questi anni di pandemia da Covid-19, con esempi di eccellenza quali il programma ParkinsonCare condotto gratuitamente in Lombardia nel 2020 per assistere i malati di Parkinson durante uno dei lockdown più rigorosi al mondo.
"Questa è la prima prova sistematica di come sia possibile rilevare gli ictus ischemici utilizzando dispositivi portatili dal proprio letto di casa”, ha affermato Kevin Sheth, professore di neurologia e neurochirurgia alla Yale School of Medicine e co-autore dello studio pubblicato da Science Advances.
I risultati per i pazienti affetti da ictus migliorano notevolmente quanto più rapidamente ricevono il trattamento e differenziare correttamente tra i diversi tipi di ictus è fondamentale per la selezione del trattamento necessario.