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Luglio 2022
MIT Technology Review Italia e OpenZone collaborano ogni mese a questa newsletter su novità, scoperte e curiosità in arrivo dal mondo delle Scienze della Vita.
 

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO ACCELERA (E L'UOMO TEMPOREGGIA)
 

Un'analisi sull’intensificazione delle tempeste invernali nell’emisfero australe impone una revisione delle previsioni climatiche che il pianeta dovrà affrontare. E non in meglio.

I modelli climatici studiati finora hanno dato largo spazio al ruolo giocato dalle tempeste invernali nel riscaldamento dei poli.

Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, rivela un fenomeno per molti aspetti preoccupante: l’intensificazione delle tempeste invernali, soprattutto nell’emisfero australe, ha raggiunto in pochi decenni i livelli previsti per l’anno 2080.

I ricercatori rinnovano l'invito ad un'azione rapida ed incisiva contro il cambiamento climatico e sollevano la necessità di rivedere i modelli climatici oggi in uso.


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Il grafico del mese
Credit: https://ourworldindata.org/uploads/2022/06/Peak-agricultural-land-800x540.png
Il mondo può sfruttare meno terreni a scopo agricolo

Gli esseri umani rimodellano il territorio del pianeta da millenni, soprattutto bonificando territori selvatici per coltivare raccolti e allevare bestiame.

Secondo i calcoli, dalla conclusione dell'ultima era glaciale, le società umane avrebbero fatto fuori un terzo delle foreste del mondo e due terzi delle praterie selvagge, con gravi conseguenze per la biodiversità del pianeta.

Un nuovo grafico di Our World in Data rivela come la destinazione di nuovi terreni ad uso agricolo sarebbe finalmente giunta al suo punto di massima espansione ed inizia a rallentare. Il mondo produce più cibo che mai, sfruttando meno terreno per farlo.

Siamo ora in grado di nutrire più persone che mai e restituire territori alla natura selvaggia.
 

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