Ora, un gruppo di ricercatori della University of Exeter, Minviro, del British Geological Survey e della Circular Economy Solutions Unit ha dimostrato i vantaggi di migliorare le tecniche di estrazione "verdi" utilizzando una LCA che integri considerazioni sulla geologia, la mineralogia e la "geometallurgia" per identificare potenziali "punti caldi" prima dell'inizio di nuove operazioni di estrazione. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista Nature Review.
Il nuovo approccio permetterà ai geologi di selezionare potenziali obiettivi d'esplorazione che si prestano naturalmente a ridurre gli impatti ambientali, con il risultato di trovare i migliori depositi di metallo con il minor potenziale di disturbo naturale.
Comprendere gli impatti ambientali delle tecnologie emergenti durante il loro intero ciclo di vita è fondamentale per garantire che siano veramente strumenti sostenibili della decarbonizzazione, non la miccia di nuovi disastri ecologici.