Nell'ambito di una pandemia senza precedenti, il materiale genetico del virus può raccontare la storia non solo della sua provenienza, ma anche della sua diffusione e di come sono falliti i tentativi di contenerlo. Man mano che un virus si diffonde, muta, sviluppando alterazioni casuali di singole lettere genetiche nel genoma. Tracciando questi cambiamenti, gli scienziati possono seguirne l'evoluzione e scoprire quali casi sono più strettamente correlati.
I risultati dello studio
Secondo i ricercatori bolognesi, il tasso di mutazione di SARS-CoV-2 rimane basso. In Europa e in Italia, il ceppo più diffuso è il ceppo G, mentre il ceppo L di Wuhan sta gradualmente scomparendo. Queste mutazioni, tuttavia, non interferiscono con il processo di sviluppo di vaccini efficaci. Sono questi i risultati del più ampio studio di sequenziamento mai condotto sul virus SARS-CoV-2, basato sull'analisi del genoma di 48.635 esemplari di coronavirus, isolati in laboratori di tutto il mondo.