La mancata attività di queste cellule si associa a malattie autoimmuni in cui il sistema immunitario attacca il corpo, come nel caso dell'artrite reumatoide, della sclerosi multipla, delle malattie infiammatorie croniche intestinali e del lupus. Nel caso di alcuni tumori, invece, un'attività elevata delle cellule T regolatrici impedisce al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali consentendone la crescita indisturbata.
Il gene chiave si chiama Foxp3
Foxp3 non solo regola la capacità delle cellule T regolatorie di organizzarsi, ma è anche essenziale alla loro formazione. Grazie alla tecnologia di editing genetico CRISPR, i ericercatori sono partiti nel loro studio dalla ricerca di altri geni capaci di influenzare i livelli di Foxp3. Dalle loro analisi sono emersi centinaia di geni interessanti, tra cui una manciata responsabile di codificare diverse sub-unità del complesso SWI/SNF, un gruppo di proteine con il ruolo di accendere e spegnere numerosi altri geni per rendere il DNA fisicamente accessibile ai meccanismi cellulari.