Eppure, quindi, s’innova.
È stato questo lo spunto da cui Luca De Biase, giornalista e saggista, è partito per il suo ultimo libro “Eppur s’innova” edito da LUISS University Press.
Quando si parla di innovazione si pensa che ci sia un percorso predefinito, studiato a tavolino e che valga per tutti. L’Italia, benché sia immobile per molte delle statistiche globali, ha a che fare con un sistema ultra-complesso e porta sulle sue spalle il peso di una storia lunga e turbolenta che hanno donato agli italiani un modo tutto loro di essere innovativi.
C’è l’Italia delle statistiche e l’Italia che innova sul campo, ma non sempre quest’ultima riesce a emergere dagli indicatori globali. Eppure, nel nostro paese s’innova nonostante ci sia un sistema che non supporti e non coltivi questo capitale innovativo che è espresso seguendo altre vie. L’Italia però piace, lo dicono turismo ed export, e c’è interesse intorno alla nostra cultura, alla nostra storia e a ciò che è italiano. Ci sono le premesse per poter parlare, in futuro, di una via italiana per l’innovazione